Se hai un’idea per dare nuova vita a un luogo di Torino, questo è il momento buono per tirarla fuori: è online il bando di Bottom Up!, il festival che chiama a raccolta proposte di trasformazione urbana “dal basso”. La scadenza è il 16 gennaio mentre il primo incontro con i curatori sarà il 3 dicembre.
È online il bando per partecipare a Bottom Up!, il nuovo festival di architettura presentato questa settimana dall’Ordine e dalla Fondazione.
Si terrà dal 1° al 10 maggio 2020 ma puoi partecipare sin da adesso candidando progetti di trasformazione del territorio torinese entro il 16 gennaio: le proposte selezionate saranno promosse e accompagnate in un percorso di realizzazione, diventando protagoniste a pieno titolo dell’iniziativa.
L’idea nasce da Maurizio Cilli e Stefano Mirti ed è stata selezionata per la sua attitudine sperimentale: Bottom Up! infatti ambisce a generare nuove architetture e trasformazioni urbane a partire “dal basso”. Una grande chiamata ai progettisti e all’associazionismo cittadino che trasforma il festival in un grande processo di crowdfunding collettivo.
La call è aperta a gruppi di cittadini, scuole, artisti e collettivi, realtà del terzo settore, imprese o progettisti, purché all’interno di ogni gruppo ci sia almeno un architetto. I luoghi di intervento possono essere molto eterogenei tra loro: solo per fare qualche esempio, le proposte potranno riguardare spazi interni o esterni, luoghi abbandonati (oppure molto frequentati), luoghi pubblici, collettivi o privati, giardini, parchi, cortili, spazi residuali, edifici sottoutilizzati, chioschi, negozi sfitti o coperture di edifici.
Il tema, i requisiti e ogni altro dettaglio dell’iniziativa saranno ulteriormente approfonditi martedì 3 dicembre alle 18.00 durante un incontro con i curatori del festival presso una location che rappresenta una buona prassi di cambiamento dal basso: il Piccolo Cinema di via Cavagnolo 7
Nel frattempo, il bando e le modalità di candidatura sono già online sul sito del festival: www.bottomuptorino.it
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Illustrazioni di Victoria Semykina
