Procedure di qualità

Quando si parla di trasformazioni architettoniche, paesaggistiche o urbanistiche, se la procedura è di qualità lo sarà anche il risultato. Noi ne siamo convinti, per questo da 10 anni gestiamo e coordiniamo gli strumenti necessari per avviare processi virtuosi!

Per ottenere un progetto di qualità, è essenziale che anche la procedura lo sia! Il Consiglio della Fondazione ne è convinto e l’obiettivo di gran parte delle nostre iniziative è quello di incidere concretamente sulla qualità della trasformazione del territorio.

Le modalità per trasformare un luogo, che sia l’interno di un edificio o una porzione urbana, sono molteplici. Infatti, a seconda degli obiettivi e della dimensione dell’intervento, ogni committente può scegliere tra diverse opzioni. L’importante è che il percorso che si sceglie di intraprendere sia virtuoso!

Grazie a un team di professionisti qualificati, infatti, la Fondazione gestisce e coordina da 10 anni gli strumenti necessari per attivare e guidare processi alle diverse scale.

 

Gli strumenti

Ecco, nel concreto, quali sono gli strumenti tra cui il committente pubblico o privato può scegliere:

  • Atelier di progettazione: laboratori tra progettisti per analizzare istanze concrete, a partire dal confronto con gli stakeholder, e giungere a elaborare soluzioni progettuali. Possono avere carattere competitivo e non (vai alla pagina).
  • Dibattito pubblico: occasioni di discussione con i cittadini e gli stakeholder su un progetto o su soluzioni differenti già elaborate per condividere le ragioni della scelta.
  • Progettazione partecipata: percorsi di coinvolgimento degli utenti attuali o futuri, guidati da professionisti, per individuare le necessità e le modalità di fruizione di uno spazio finalizzate a una visione condivisa dell’area (vai alla pagina).
  • Confronto tra i professionisti: competizione non anonima finalizzata a individuare professionisti a partire dalle esigenze e richieste del committente tramite un dialogo partecipato con i candidati.
  • Concorsi: competizione anonima finalizzata a individuare idee o progetti in ambito architettonico, paesaggistico o urbanistico, per la selezione dei progettisti e l’affidamento di incarico (vai alla pagina).

 

I processi

Gli strumenti possono essere usati singolarmente o combinati tra loro per dare vita a differenti processi di qualità. Qualche esempio?

  • Se obiettivo è ottenere finanziamenti: un percorso di progettazione partecipata aiuta a definire le finalità di un intervento e la documentazione preliminare per un successivo concorso di idee, al cui vincitore l’Amministrazione può affidare il compito di redigere il progetto di fattibilità tecnico economica.
  • Se l’obiettivo è ampliare il ventaglio di proposte tra cui scegliere: il committente privato può promuovere una competizione in due fasi, in cui la prima è anonima, mentre la seconda prevede il dialogo tra i progettisti finalisti e il committente attraverso lo strumento del confronto tra i professionisti.
  • Se l’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza: attraverso azioni di progettazione partecipata si individuano le priorità della collettività per la trasformazione di un’area che viene poi condotta da un professionista selezionato tramite concorso di progettazione.
  • Se l’obiettivo è condividere le scelte: le soluzioni che emergono da un atelier di progettazione diventano oggetto di un dibattito pubblico finalizzato alla selezione di una proposta da realizzare.

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© Jana Sebestova
© fotograficasestriere.com
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