Una montagna di sguardi a Pragelato

La valorizzazione e rifunzionalizzazione dello Stadio Olimpico del Salto di Pragelato sarà al centro di uno dei gruppi di lavoro del workshop “Una montagna di sguardi” che si terrà dal 10 al 14 maggio.

Il caso studio dello Stadio Olimpico del Salto di Pragelato sarà al centro di uno dei gruppi di lavoro del workshop “Una montagna di sguardi” che si terrà dal 10 al 14 maggio

Pragelato è una località a circa 1.500 m di altezza in Alta Val Chisone, conosciuta soprattutto per le tre discipline sportive ospitate durante le Olimpiadi invernali del 2006 (il salto, lo sci nordico e la combinata nordica). A partire dal 2014 è stato avviato il progetto Pragelato Natural Terrain, volto a riqualificare un’area di circa 8 km quadrati sul versante nord della valle, con l’obiettivo di incrementare la fruizione del territorio nei mesi invernali, ma anche nella stagione estiva grazie alla presenza di infrastrutture per sport estivi.

All’interno di questo progetto, l’area dello Stadio Olimpico rimane una di quelle più critiche. Si compone di due trampolini olimpici, tre trampolini scuola, una torre per i giudici e un edificio per le partenze, cui si aggiungono un albergo/ristorante e una club house. Nonostante i molti punti di forza dell’impianto: facile accessibilità, vicinanza al centro abitato e visibilità dalle principali arterie, nell’agosto del 2009 lo Stadio è stato chiuso per la difficoltà di raggiungere una sostenibilità economica nella sua gestione. E la caduta in disuso ha inevitabilmente condotto ad un processo di lento degrado.

Queste le premesse. I partecipanti del workshop saranno chiamati a produrre soluzioni progettuali a scale diverse per rivalorizzare e rifunzionalizzare le strutture attualmente presenti sul sito, integrandole nel contesto di Pragelato. Una sfida non da poco, che potrà stimolare un ulteriore momento di riflessione, specificazione e forse anche messa in discussione delle strategie finora delineate dal progetto Pragelato Natural Terrain.

Il workshop consente il riconoscimento di 20 crediti formativi per gli architetti.

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