Il recupero del lanificio Colongo

Sarà raccontato dall’architetto Armando Baietto in occasione della prossima tappa di Happy Hour con il progetto, il 25 gennaio.

La trasformazione del quartiere Aurora con la riqualificazione di molti edifici abbandonati a seguito del declino della produzione industriale e il riuso con finalità culturale è ormai avviata e nota. Si pensi ad esempio alle recenti sedi dello IAAD o della Scuola Holden che in quest’area hanno trovato collocazione. All’inizio degli anni 2000 invece, quando è stata disegnata la nuova sede della Film Commission Torino Piemonte, questo processo era ancora agli albori. L’area era caratterizzata da un tessuto edilizio che vedeva l’alternanza di isolati residenziali e insediamenti industriali prevalentemente in disuso.

Il progetto dello studio Baietto Battiato Bianco ha previsto il recupero del Lanificio Colongo realizzato nel 1908 dall’architetto Giuseppe Momo, con lo sviluppo di una funzione inedita, un centro servizi per il cinema, unico esempio in Europa, polo di riferimento per le troupes cinematografiche, impegnate sul territorio torinese e piemontese. Il recupero ha restituito alla fabbrica un ruolo urbano e non si è limitato al solo restauro; al contrario, nel riuso dell’edificio, l’attenzione per l’esistente si è espressa anche con addizioni e trasformazioni, sperimentando nuove spazialità e volumetrie all’interno dell’antico edificio.

Qui si coniugano diverse funzioni: la sede della Fondazione Film Commission Torino Piemonte, gli spazi per le troupes (cinque moduli ospiti con soppalco), gli spazi per il casting, una sala per la visione del girato giornaliero (sala cinema), una falegnameria, uno spazio per riprese (loft), un’area per le grandi produzioni, un ristorante (la “piola del cine”). L’articolazione di queste funzioni avviene attraverso corridoi distributivi, su cui si affacciano quinte edificate e un patio verde.

L’architetto Armando Baietto, uno dei progettisti dell’opera, ci racconterà l’intervento mercoledì 25 gennaio alle ore 18.00, in occasione della prossima tappa del ciclo Happy hour con il progetto. Come di consueto, l’architetto risponderà alle domande, critiche e osservazioni dei contro relatori e del pubblico presente in sala.

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