Parola di Fosbury

Sala piena da Combo per il primo appuntamento di Face to Face, il ciclo inaugurato giovedì scorso da Giacomo Ardesio, cofondatore di Fosbury Architecture. I concetti chiave emersi, le fotografie della serata, la rassegna stampa e un memo sui prossimi appuntamenti!

Sala piena da Combo per il nostro appuntamento inaugurale di Face to Face, il ciclo di cinque incontri voluto dalla Fondazione per proporre una ricognizione in 5 tappe su temi specifici e rilevanti che offrono a chi si occupa di progettare e trasformare luoghi e spazi una prospettiva aggiornata, inclusiva, sostenibile.

A rompere il ghiaccio lo scorso giovedì 2 febbraio è stato Giacomo Ardesio, cofondatore insieme ad Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Claudia Mainardi e Veronica Caprino del collettivo milanese di design e ricerca Fosbury Architecture. Una scelta fatta per affinità: il collettivo, infatti, in linea con i valori e la progettazione culturale della Fondazione, interpreta l’architettura come una disciplina di ricerca che non punta tanto al manufatto finale quanto al processo, guardando all’esito progettuale come il risultato di un percorso condiviso.

Nelle sue due ore di speech Giacomo Ardesio ha catturato l’attenzione dei presenti illustrando la sua visione di architettura come pratica di ricerca e di progettazione come lavoro collettivo e collaborativo, con un approfondimento sul percorso di avvicinamento alla Biennale: Fosbury Architecture sarà infatti curatore del Padiglione Italia alla 18. Biennale di Architettura di Venezia con il progetto “SPAZIALE: ognuno appartiene a tutti gli altri”.

La serata è stata occasione per riflettere sulla figura dell’architetto, in costante dialogo con il territorio e le comunità per intercettarne bisogni e desideri e innescare una trasformazione in primo luogo sociale. In quest’ottica l’architettura diventa disciplina in grado di interpretare il contemporaneo e rispondere alle urgenze sociali, ambientali, climatiche e politiche del nostro tempo.

Il progetto di Fosbury Architecture offre inoltre uno sguardo lucido sulla cultura architettonica delle generazioni più giovani, cresciute in uno stato di crisi permanente, per le quali osservare il cambiamento è un fattore connaturato, imprescindibile per immaginare una relazione innovativa e profittevole con le comunità e i territori.

Nel frattempo, sono aperte le iscrizioni al prossimo incontro del ciclo: vi aspettiamo giovedì 2 marzo con Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro di Sex & the City, sempre da Combo. Prenota qui il tuo posto!

 

Hanno parlato di Face to face:

 

Partner del ciclo Face to Face

 

Fotografie di Daniele Bottallo

 

© Photo Daniele Bottallo / DB Studio Agency
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