Le modalità per trasformare un luogo, dall’edificio al territorio, sono molteplici. Ogni committente, pubblico o privato, ha diverse opzioni tra cui scegliere a seconda degli obiettivi e della dimensione dell’intervento.

Per ottenere un progetto di qualità, è essenziale che anche la procedure lo sia. Le modalità per trasformare un luogo, che sia l’interno di un edificio o una porzione urbana, sono molteplici: ogni committente, pubblico o privato, ha diverse opzioni tra cui scegliere a seconda degli obiettivi e della dimensione dell’intervento.
L’importante è scegliere di intraprendere un percorso virtuoso.

Grazie al suo team di professionisti, la Fondazione da oltre 10 anni gestisce e coordina gli strumenti necessari per attivare e guidare processi di trasformazione a scale diverse, prestando supporto sia alla pubblica amministrazione che ai soggetti privati.

 

Gli strumenti

Ecco nel concreto gli strumenti tra cui il committente pubblico o privato può scegliere:

  • Atelier di progettazione
    Laboratori tra progettisti per analizzare istanze concrete, a partire dal confronto con gli stakeholder, e giungere a elaborare soluzioni progettuali; possono avere carattere competitivo e non (vai alla pagina).
  • Concorsi
    Competizione anonima finalizzata a individuare idee e progetti in ambito architettonico, paesaggistico o urbanistico per la selezione dei progettisti e l’affidamento di incarico (vai alla pagina).
  • Progettazione partecipata
    Percorsi di coinvolgimento degli utenti attuali o futuri, guidati da professionisti, per individuare le necessità e le modalità di fruizione di uno spazio finalizzate a una visione condivisa dell’area (vai alla pagina).
  • Confronto tra professionisti
    Competizione non anonima finalizzata a individuare professionisti a partire dalle esigenze e dalle richieste del committente (pubblico o privato), tramite un dialogo partecipato con i candidati.
  • Dibattito pubblico
    Occasioni di discussione con i cittadini e gli stakeholder su un progetto o su soluzioni differenti già elaborate per condividere le ragioni della scelta.

 

I processi

Gli strumenti possono essere utilizzati singolarmente o possono essere combinati tra loro per dare vita a differenti processi di qualità. Ecco qualche esempio:

  • Se l’obiettivo è ottenere finanziamenti:
    un percorso di progettazione partecipata aiuta a definire le finalità di un intervento e la documentazione preliminare per un successivo concorso di idee, al cui vincitore l’Amministrazione può affidare il compito di redigere il progetto di fattibilità tecnico economica.
  • Se l’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza:
    attraverso azioni di progettazione partecipata si individuano le priorità della collettività per la trasformazione di un’area che viene poi condotta da un professionista selezionato tramite concorso di progettazione.
  • Se l’obiettivo è ampliare il ventaglio di proposte tra cui scegliere:
    il committente privato può promuovere una competizione in due fasi, in cui la prima è anonima, mentre la seconda prevede il dialogo tra i progettisti finalisti e il committente attraverso lo strumento del confronto tra i professionisti.
  • Se l’obiettivo è condividere le scelte:
    le soluzioni che emergono da un atelier di progettazione diventano oggetto di un dibattito pubblico finalizzato alla selezione di una proposta da realizzare.

 

Per maggiori informazioni:

Per conoscere ogni dettaglio dei possibili processi di trasformazioni: