Progettare per gioco
Quando la flessibilità soppianta la rigidità, i risultati possono essere sorprendenti sia nella vita di tutti i giorni sia nel design. Ne è convinto l’architetto e designer giapponese Oki Sato, al punto da chiamare il suo studio “nendo”, corrispettivo giapponese del Pongo o del Play-Doh.
#ArchAdvisor Mentre in tutto il mondo si immaginano nuovi modi per fare cultura, @dezeen propone il primo festival virtuale dedicato al design: a partire da oggi si alterneranno conferenze e talks tra nuovi format e antichi programmi adattati all’onli!
La diretta continua
Si intensificano le iniziative online per ragionare insieme su come stiano cambiando le necessità in relazione all’uso degli spazi: il festival prosegue venerdì 17 con la seconda puntata di Bottom Up! LIVE e nasce il gruppo Bottom Up! Voci per un confronto continuo.
Bottom Up! va in onda
Come tutte le trasformazioni dal basso che si rispettino, anche Bottom Up! non si arresta facilmente: il festival prosegue spostandosi su più prudenti frequenze digitali dandoti appuntamento con “Bottom Up! LIVE”, la diretta Facebook in programma ogni venerdì alle 15.Mattoni high tech
Per ogni problema complesso esiste una soluzione semplice. Si potrebbe sintetizzare così la filosofia di Anupama Kundoo, la progettista indiana che usa l’architettura in risposta alle esigenze della collettività miscelando innovazioni high tech e materiali low cost.
Disordine openair
Piazze fucsia, aree picnic sommerse e parchi forati: per progettare, lo studio tedesco Topotek 1 specializzato in paesaggio parte dal concetto di caos o, più precisamente, di “slittamento semantico”. Il risultato sono spazi pubblici all’aperto che spiazzano i suoi fruitori.
#ArchAdvisor Chi non si accontenta delle piattaforme di streaming un po’ mainstream, può trovare in @AiaceTorino un fedele alleato: “Aiace sul sofà” raccoglie film realizzati da alcuni artisti locali che hanno reso disponibili gratuitamente i loro lavori
Genius loci
Quanto influisce il contesto nella definizione di un progetto? Non poco per noa*, lo studio tra Bolzano e Berlino che progetta mettendo al primo posto il dialogo con l’ambiente e il committente. In che modo? Partendo da un file Excel.
#ArchAdvisor: su @DomusWeb alcuni artisti stanno tenendo un diario collettivo, ”Come abitiamo in quarantena”. Anche noi raccogliamo esperienze di smart working: inviaci la foto di come riesci a #progettareadomicilio o postala sui social menzionandoci!
Progettare a domicilio
Anche tu in questi giorni ti sei ritrovato a improvvisare una postazione di lavoro tra le mura domestiche? Documenta il tuo nuovo studio con fotografie e racconti e condividili sui social della Fondazione o inviaceli via mail! #progettareadomicilio
Spazi senza tempo
Disegnati a mano, raccontati attraverso plastici e in grado di fondere il passato con il futuro: ecco in cosa consistono i progetti di Flores i Prats, il duo catalano fondato da Ricardo Flores ed Eva Prats di cui proviamo a svelarti la filosofia progettuale.