Il contemporaneo, quello sconosciuto

Un corso di formazione a distanza tenuto da Valerio Paolo Mosco ripercorre le principali tendenze in architettura dagli anni ’60 ai giorni nostri.

Un corso a distanza per ripercorre le principali tendenze in architettura dagli anni ’60 ad oggi.Il titolo del nuovo corso di formazione a distanza “Perché l’architettura contemporanea è così?” tenuto dall’architetto e critico d’architettura Valerio Paolo Mosco nasconde al suo interno una domanda implicita e di non immediata risposta: che cos’è l’architettura contemporanea?

Secondo la definizione di Wikipedia (una delle poche che si ritrova in rete) è quella “prodotta odiernamente e quella degli ultimi decenni. […] Ogni opera di architettura è contemporanea nel momento in cui viene creata.” Una spiegazione semplice certo, ma con tante implicazioni perché è difficile esaminare un fenomeno nel momento in cui lo si vive, riscontrare similitudini formali e concettuali nelle azioni in corso e avere il distacco necessario che solo il tempo può dare per individuare correnti e denominazioni.

Deriva quindi immediatamente una seconda domanda: perché discuterne? Perché confrontarsi con altri progetti non è importante solo ai fini dell’analisi storica e della critica di architettura, non è utile solo per comprendere la visione del mondo del suo autore, ma anche per acquisire nuovi strumenti, estendere lo sguardo, trarre ispirazione per il lavoro quotidiano dell’architetto.

Valerio Paolo Mosco, critico di architettura e docente per importanti facoltà come l’Università Iuav di Venezia, l’Università di Navarra, l’Illinois Institute of Technology a Chicago, il Politecnico di Milano e lo IED di Roma, ci condurrà in un viaggio nell’architettura dagli anni ’60 ai giorni nostri. Dallo storicismo postmoderno di James Stirling e Louis Kahn che inaugurano una nuova stagione con il motto: “la storia come amica” all’iper-modernismo di autori come Jean Nouvel, Rem Koolhaas, Zaha Hadid, Frank Gehry e Daniel Libeskind, il cui lavoro si basa sul principio della mancanza del limite e dell’esasperazione formale per arrivare alle tendenze più recenti, degli ultimi 10 anni, con lo sviluppo di un’architettura frugale e attenta alla sostenibilità.

Il corso è fruibile attraverso la piattaforma FAD e prevede il riconoscimento di 5 crediti formativi per gli architetti. Vai al corso.

Il Museo di Storia militare di Dresda firmato Daniel Libeskind