Il Moderno si fa bello

Pur appartenendo a un passato recente, anche il patrimonio architettonico ereditato dal Movimento Moderno deve essere conservato, restaurato e valorizzato. Ma come? Ne parleremo il 9 e 10 marzo durante il corso specializzante dedicato agli edifici olivettiani di Ivrea, tra architettura, tutela e restauro.

Gli edifici eporediesi del periodo olivettiano sono un inestimabile patrimonio ereditato dal nostro passato che inizia a necessitare di interventi di conservazione e valorizzazione guidati da professionisti specializzati e competenti.

Questa è la ragione che ci ha spinto a organizzare con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino e la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” un corso specializzante in programma venerdì 9 e sabato 10 marzo intitolato Le architetture olivettiane e il Moderno; un percorso formativo che mira a offrire ai professionisti le competenze professionali e tecniche necessarie per gestire la conservazione, il restauro e la valorizzazione dei materiali di rivestimento delle superfici di questo patrimonio.

Dopo l’inquadramento teorico di venerdì 9 presso la Soprintendenza di Torino, sabato 10 marzo con una visita guidata a Ivrea sarà possibile analizzare dal vivo lo stato di conservazione dei materiali e discutere le possibili metodologie di intervento da adottare. Come spiega Marta Santolin, referente del corso per l’Ordine degli Architetti di Torino, ogni tappa della visita sarà l’occasione per approfondire un particolare tipo di materiale di rivestimento: il Centro studi ed esperienze Olivetti e la Centrale termica per le piastrelle in klinker smaltato, la Fabbrica in mattoni rossi e la vecchia ICO per i mattoni, l’ambulatorio e l’asilo nido Borgo Olivetti per il pietrame ad “opera incerta” e i pilastri in pietra viva, il Palazzo degli uffici e il centro elaborazione dati per il granito rosa di Baveno e la sienite della Balma e l’edificio dei 18 alloggi per la graniglia esterna e gli stucchi lucidi interni.

L’intreccio sinergico tra tutela, architettura e restauro è la filosofia su cui poggia l’approccio metodologico del corso, durante il quale potrete indagare insieme a esperti di architettura, restauratori e rappresentati della Soprintendenza il contesto storico di Ivrea e della società olivettiana, la resistenza e i processi di degrado dei materiali del Movimento Moderno e le scelte e i costi legati alla loro conservazione.
A corso terminato, potrete inoltre annoverare questa esperienza nel vostro cv come ulteriore competenza professionale ai fini della valutazione dell’idoneità all’ammissione all’albo dei professionisti per incarichi di progettazione indetti dal Segretariato Regionale per il Piemonte.

La partecipazione al corso prevede 12 CFP e le iscrizioni chiudono il 19 febbraio; per conoscere il programma e le modalità di registrazione vai alla pagina dedicata.