Work focus: in un momento in cui siamo accerchiati dalle regole e dalla burocrazia, il ruolo del professionista appare spesso poco chiaro, al limite di venire scambiato con un “compilatore di moduli” a favore di chi ha già affrontato e risolto, “su internet”, il tema progettuale. Il progetto che dovrebbe delineare la nostra attività centrale – della quale, le norme che regolano la deontologia, l’urbanistica, l’edilizia, la tutela del paesaggio, etc., sono parte integrante e integrata nella professione di Architetto – e dovrebbe, alla stessa stregua, essere l’elemento a cui dedichiamo la parte essenziale delle nostre energie. Per questo motivo la conoscenza, delle procedure dettate dalle norme, ci può aiutare ad avere quell’approccio e quell’atteggiamento che facciano emergere il valore aggiunto dell’Architetto come professionista.
Il Focus Procedure propone un incontro di approfondimento denominato “Work Focus”, durante il quale i partecipanti si potranno confrontare e, sulla base dell’esperienza del focus, inquadrare ed approfondire lo “stato legittimo”, con l’obiettivo di fare un ulteriore passo nella condivisione dell’interpretazione della norma.
In analogia all’attività del focus, l’oggetto dell’approfondimento sarà scomposto in alcuni passaggi: la lettura e l’analisi critica del testo di legge; l’accesso agli archivi e l’analisi documentale; i principali dubbi interpretativi, estrapolati anche dai quesiti giunti allo sportello; approfondimento normativo e analisi attraverso strumenti di lettura evolutiva del testo di legge; l’analisi le difficoltà e i dubbi tradotti in chiave di richiesta formativa.
Lo stato legittimo: lo stato legittimo, disciplinato dal Testo Unico dell’Edilizia all’art.9-bis, definisce la legittimità di un immobile sul quale si prevede un intervento edilizio. Recentemente modificato dalla LEGGE 105 del 24 luglio 2024 (conversione in legge, con modificazioni, del DL n. 69, c.d. “salva casa”). Tale articolo è stato oggetto di frequenti discussioni sulla sua interpretazione ed applicazione.