L’architettura a Biennale Democrazia

Si terrà domenica 2 aprile Architetture da favola, l’incontro proposto per avvicinare il pubblico ai temi della rigenerazione urbana, con l’aiuto di due esperti.

Domenica 2 aprile 2017 ore 16.00
Scuola Holden
Piazza Borgo Dora 49, Torino
Ingresso libero

Alle 16.00 di domenica 2 aprile sul palco della Scuola Holden, quattro studenti della scuola di storytelling & performing arts racconteranno quattro interventi di rigenerazione urbana realizzati a Torino.

Obiettivo dell’iniziativa, dal titolo Architetture da favola e proposta dalla Fondazione per l’architettura / Torino e dalla Scuola Holden nel calendario di Biennale Democrazia, è quello di descrivere casi di trasformazioni fisiche, sociali e culturali della città attraverso linguaggi che riescano ad avvicinare i cittadini, i quali avranno un ruolo attivo: a racconti terminati, tutti i presenti potranno infatti votare con una pallina da ping pong colorata la storia e il progetto da cui sono rimasti più affascinati, decretando democraticamente il vincitore.

Sul palco, insieme agli studenti della Scuola Holden, saranno presenti due esperti cui abbiamo affidato il compito di commentare le storie e gli interventi: Roberto Maria Clemente, professionista di comunicazione visiva, e Stefano Ragazzo, esperto di progettazione con il coinvolgimento dei cittadini. Ecco chi sono:

Roberto Maria Clemente insegna Grafica e Magazine design alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano e Storia della grafica contemporanea e progettazione editoriale presso lo IED di Torino. Ha fondato lo studio creativo Bellissimo e lo style magazine Label e da alcuni anni si concentra su progetti di comunicazione in ambito culturale e sociale. I lavori dello studio sono firmati come Bellissimo and the Beast.

Stefano Ragazzo fa parte di Orizzontale, un collettivo di architetti di Roma il cui principale oggetto di interesse è costituito dai processi di riattivazione degli scarti urbani. A partire dall’intercettazione di luoghi, idee ed oggetti espulsi dal ciclo (ri)produttivo della metropoli, Orizzontale innesca processi collaborativi con interventi semi-temporanei ed architetture minime: degli “atti pubblici”, durante i quali i residui materiali e immateriali si restituiscono mutualmente senso.

L’incontro sarà coordinato da Pier Giorgio Turi; l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, ma se volete la garanzia del posto a sedere potete ancora prenotarvi dal sito di Biennale Democrazia.

Per tutti i dettagli vai alla pagina dedicata all’iniziativa.