Processi di qualità

Le modalità per trasformare uno spazio sono numerose, ma perché il risultato sia di qualità è necessario saper scegliere la procedura migliore. Per questo abbiamo incontrato i Comuni del Torinese, raccontando loro come dare vita a interventi virtuosi.

Quando si interviene su uno spazio, la qualità del risultato dipenderà dalle procedure adottate, motivo per il quale è fondamentale sensibilizzare il committente di quanto sia importante saper scegliere lo strumento di trasformazione più adatto al caso specifico. Per questa ragione la Fondazione, che da oltre 10 anni gestisce e coordina gli strumenti necessari per attivare e guidare processi alle diverse scale, lo scorso 26 settembre ha invitato i rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni del Torinese con più di 10mila abitanti a un incontro dedicato. L’obiettivo? Raccontare loro gli strumenti di cui la PA dispone per innescare trasformazioni.

Una preziosa occasione di confronto con i RUP presenti di Alpignano, Beinasco, Ciriè, Leinì, San Mauro Torinese, Piossasco e Settimo Torinese sulle diverse opzioni tra cui è possibile scegliere, a seconda degli obiettivi e della dimensione dell’intervento.

L’incontro ha costituito un primo passo fondamentale perché si possano innescare processi virtuosi capaci di attuare trasformazioni di qualità sul territorio. Ecco, in sintesi, gli strumenti illustrati dai relatori Massimo Giuntoli, Eleonora Gerbotto e Piergiorgio Turi:

  • gli atelier di progettazione: laboratori tra progettisti per analizzare istanze concrete, a partire dal confronto con gli stakeholder, e giungere a elaborare soluzioni progettuali; possono avere carattere competitivo e non;
  • i percorsi di progettazione partecipata: percorsi di coinvolgimento degli utenti attuali o futuri, guidati da professionisti, per individuare le necessità e le modalità di fruizione di uno spazio finalizzate a una visione condivisa dell’area;
  • i concorsi di architettura: competizione anonima finalizzata a individuare idee e progetti in ambito architettonico, paesaggistico o urbanistico per la selezione dei progettisti e l’affidamento di incarico;
  • il confronto tra professionisti: competizione non anonima finalizzata a individuare professionisti a partire dalle esigenze e dalle richieste del committente (pubblico o privato), tramite un dialogo partecipato con i candidati;
  • i dibattiti pubblici: occasioni di discussione con i cittadini e gli stakeholder su un progetto o su soluzioni differenti già elaborate per condividere le ragioni della scelta.

Scopri i dettagli di questi strumenti dedicati!

 

Progetto di Antonello Stella vincitore del concorso di progettazione Museo del tartufo di Alba e Montà d’Alba