Insieme a Paratissima, Flashback e The Others, Artissima 2025 rende la Torino Art Week un momento di riflessione collettiva sul nostro modo di abitare la Terra: un modo per ripensare, attraverso l’arte, il nostro manuale operativo per il futuro.
Come ogni autunno, Torino si prepara ad accogliere la Torino Art Week, la settimana che trasforma la città in una vetrina diffusa dedicato all’arte contemporanea. Dal 30 ottobre al 2 novembre, gallerie, fondazioni e spazi indipendenti accoglieranno un pubblico internazionale con un ricco calendario di mostre, installazioni e incontri. In più, nell’ambito della Torino Art Week verrà inaugurata il 24 ottobre anche la ventottesima edizione di Luci D’Artista, con l’accensione di quattro nuove luci.
Tra gli appuntamenti principali tornano Artissima, fiera di riferimento per l’arte contemporanea italiana, Paratissima, dedicata alla sperimentazione e ai giovani artisti, Flashback Art Fair, che intreccia linguaggi antichi e contemporanei in un dialogo senza tempo, e The Others Art Fair, rassegna sperimentale che presenta le più innovative espressioni artistiche nazionali e internazionali.
Quest’anno, uno dei fili tematici che attraversano la settimana è l’invito a riflettere sul nostro rapporto con il pianeta e con i sistemi complessi che lo abitano. In questo contesto, Artissima 2025 sceglie come tema “Manuale operativo per Nave Spaziale Terra”, ispirandosi al celebre testo di Richard Buckminster Fuller del 1969.
Architetto, designer e pensatore visionario, Fuller pubblicò il saggio destinato a diventare una pietra miliare della cultura ecologica e sistemica. In Operating Manual for Spaceship Earth proponeva di immaginare la Terra come un’unica astronave che viaggia nello spazio, con risorse limitate e interdipendenze complesse. Non esiste un “manuale d’uso”, scriveva Fuller, e sta all’umanità imparare a governare in modo cooperativo e lungimirante i sistemi che la tengono in vita.
Il pensiero di Fuller anticipava molti dei temi oggi centrali nel dibattito contemporaneo: la necessità di superare la frammentazione delle discipline, l’urgenza di un uso sostenibile delle risorse, l’importanza di un approccio integrato che unisca scienza, arte, architettura e tecnologia.
In questa chiave, Artissima 2025 si presenta come un laboratorio di idee e visioni, una piattaforma in cui l’arte diventa strumento per interpretare la complessità del mondo e per immaginare nuove forme di coabitazione sul pianeta. Le opere e i progetti esposti saranno dunque letti come “istruzioni” simboliche, proposte per costruire un futuro più consapevole e condiviso.
Nel panorama della Torino Art Week, la fiera si inserisce come parte di un ecosistema culturale più ampio, in cui creatività e pensiero progettuale si incontrano per esplorare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. L’arte, come l’architettura, assume qui un ruolo attivo: non solo rappresentazione del presente, ma strumento per comprenderlo e trasformarlo.