Il primo Consiglio operativo della Fondazione si è tenuto il 13 ottobre a Palazzo Madama, nel cuore della città. Il nuovo Consiglio ha una composizione eterogenea e multidisciplinare che rafforza la capacità della Fondazione di affrontare con visione, responsabilità e apertura le sfide contemporanee dell’architettura.
Il primo Consiglio operativo della Fondazione per l’architettura / Torino si è tenuto il 13 ottobre a Palazzo Madama in Piazza Castello, nel cuore della città. “La scelta di questo luogo simbolico riflette la volontà di rafforzare la connessione con Torino e le sue istituzioni, in un’ottica di dialogo e collaborazione con musei, università e realtà cittadine” racconta la Presidente della Fondazione Alessandra Siviero. “La piazza – in particolare Piazza Castello, spazio per eccellenza dell’incontro – diventa così metafora del desiderio di fare rete e crescere come punto di riferimento culturale sul territorio.”
Durante la riunione, i componenti del Consiglio si sono suddivisi in tavoli operativi, volti a valorizzare le competenze di ciascuno con l’obiettivo di sviluppare la progettualità della Fondazione nei prossimi anni. A guidare il Consiglio è Alessandra Siviero, architetto e libera professionista, con un percorso che intreccia bioarchitettura, sostenibilità e innovazione tecnologica. Nel ruolo di Vicepresidente Emanuele Piccardo, architetto, critico e fotografo, porta una prospettiva culturale e curatoriale che unisce ricerca, arti visive e comunicazione.
Il nuovo Consiglio riunisce profili di alto livello provenienti da ambiti differenti ma complementari. Tra i membri figurano esperti di intelligenza artificiale e innovazione digitale come Guido Boella, professore ordinario all’Università di Torino; professionisti della pubblica amministrazione e della gestione di fondi europei come Roberta Cardaci (Consigliera OAT); architetti come Manuel Depetris, portatore di un approccio internazionale e tecnico legato alla qualità degli spazi e al benessere delle persone; e Elena Franco, architetta e ricercatrice impegnata sui temi della pianificazione e del welfare culturale.
Completano il gruppo Paolo Giordano (Consigliere OAT), architetto con una lunga esperienza nella formazione e nella divulgazione dell’architettura contemporanea; Roberta Ingaramo (Presidente OAT), professoressa associata al Politecnico di Torino esperta di progettazione rigenerativa e riuso adattivo; Cristina Manara, dirigente di Confindustria Piemonte con una consolidata esperienza nella governance territoriale e nei processi ESG; Luca Molinari, critico e curatore di fama internazionale, che unisce ricerca teorica e pratica curatoriale; e Marco Rosso, architetto e imprenditore, attivo nel settore della rigenerazione urbana e della sostenibilità edilizia.
Il nuovo Consiglio porta con sé un patrimonio di competenze ampio e trasversale. Una composizione eterogenea e multidisciplinare che rafforza la capacità della Fondazione di affrontare con visione, responsabilità e apertura le sfide contemporanee dell’architettura e della città.