Il paesaggio spiegato da Annalisa Metta

“Il paesaggio è un mostro” è così che Annalisa Metta, definita tra gli studiosi emergenti del paesaggio più interessanti secondo l’Università della Pennsylvania, ha dato il via al terzo incontro incantando il pubblico per due ore consecutive. Ecco come è andata!

“Il paesaggio è un mostro” è così che Annalisa Metta, protagonista del nostro terzo incontro di Face to Face nonché tra gli studiosi emergenti del paesaggio più interessanti secondo l’Università della Pennsylvania – rompe il ghiaccio sul palco di Combo, incantando il pubblico per due ore consecutive.

Durante il suo incontro dello scorso 19 aprile, infatti, Annalisa Metta – PhD in Architettura dei Parchi, giardini e assetto del territorio e professoressa associata all’Università Roma Tre – ha accompagnato i presenti lungo un viaggio interamente dedicato al progetto degli spazi verdi, tra teoria ed esperienze applicate, dalla piccola zolla su cui nascono papaveri spontanei al caso di un gigantesco ex aeroporto riconvertito in parco.

Non una semplice rassegna di casi studi virtuosi quindi, ma una vera e propria esplorazione sul concetto stesso di paesaggio, tra città selvatiche e città ibride:  “in tutti gli immaginari i mostri sono l’incontro «sovrannaturale» o «contronatura» tra l’umano e il selvatico” spiega Annalisa Metta “Per questo il paesaggio, tra città selvatiche e nature ibride, non può che non essere un mostro” una tesi su cui l’architetta ha dedicato il suo primo libro e di cui ci ha dato qualche assaggio durante la serata. Un esempio su tutti, l’evoluzione stessa del concetto di paesaggio che varia a seconda della fase evolutiva dell’uomo, dalla natura vergine alla natura agricola conforma per la nostra sussistenza, dalla natura estetica alla natura che si riappropria dei propri spazi.

Il ciclo Face to Face riprende da ottobre, con i prossimi due appuntamenti:

  • Nemesi Architects: 05/10/2023
  • Davide Ruzzon: 09/11/2023

Le iscrizioni apriranno da settembre, ma nel frattempo segnati le date!

Sponsor evento:

Fotografie di Edoardo Piva