“Forestare” è un atto che può cambiare l’immaginario sulla città e sul modo di abitarla, dalla radice. Una riflessione quanto mai urgente intorno al tema della convivenza, al centro del corso di alta formazione in partenza il 29/09. Iscrizioni entro il 25!
29 settembre e 2, 6, 9 e 16 ottobre 2020
Scadenza iscrizioni: 25 settembre 2020
Fare foreste, “Forestare”, è un atto che può cambiare il nostro immaginario sulla città e sul modo di abitarla, letteralmente dalla radice. Ma come si può declinare questo “fare foresta” concretamente e nella pratica di chi a diverso titolo pensa e progetta le città e i suoi paesaggi? Quali narrazioni, infrastrutture, relazioni e rappresentazioni ci forniscono le foreste per ripensare non solo l’abitare, ma tutti i nostri spazi di cittadinanza?
È da queste riflessioni che nasce il nostro corso di alta formazione Forestare, curato dalla piattaforma artistica Mali Weil nella cornice del progetto Forests, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di capire come l’intera struttura urbana possa essere reinterpretata come uno spazio-foresta.
Una partita tutt’altro che semplice che si fa ancora più urgente in tempo di Covid-19 che, con le sue restrizioni e incertezze, ha avuto conseguenze inaspettate sia sul rapporto con il naturale che sul nostro modo di considerare lo spazio urbano. Una sfida, questa, che abbiamo deciso di affrontare con un approccio multidisciplinare insieme a relatori d’eccezione: in cattedra infatti avremo gli architetti Stefano Boeri, Paulo Tavares e Andrea Cassi ma anche paesaggisti, filosofi ed esperti di diritto tra cui Emanuele Coccia, Michele Spanò, Mauro Agnoletti e Vinciane Despret. Non mancherà inoltre l’eterogeneità di prospettiva: gli architetti ospiti, in particolare, rappresenteranno visioni sul tema tanto diverse da essere quasi contrapposte.
In totale, il corso prevede 5 moduli webinar da due ore ciascuno in programma il 29 settembre e il 2, 6, 9 e 16 ottobre. Le iscrizioni però scadono il 25 settembre: iscriviti.