Ingegneria in verde

Intrecciando piante, terra e stuoie è possibile consolidare il terreno e mettere in sicurezza i versanti dissestati. Come? Lo scopriremo a novembre durante il corso dedicato che oltre alle lezioni in aula prevede un tour tra i sentieri della Maddalena.

Quali sono le migliori strategie per garantire la sicurezza di versanti dissestati? La questione sarà al centro del corso Tecniche di ingegneria naturalistica (12 CFP), in partenza il 22 novembre.

Ingegneria e natura non sono due concetti contrapposti. Vale per il campo della sostenibilità ambientale e dell’innovazione green, così come per un altro settore forse meno conosciuto ai più ma non per questo meno delicato: l’ingegneria naturalistica, ossia la disciplina che studia come impiegare il materiale vegetale vivo nella consolidazione del terreno e nella sistemazione idrogeologica nelle zone a rischio erosione.
Per capire con i propri occhi di cosa stiamo parlando non bisogna neanche andare troppo lontano. Un primo esempio, infatti, è a portata di bus dal centro di Torino all’interno del Parco della Rimembranza, l’area da 90 ettari e 21.000 alberi che sorge sulla collina torinese, meglio nota come Parco della Maddalena.
Grazie ai suoi interventi di interesse come le palificate in parete doppia a sostegno delle scarpate e le opere connesse alla sistemazione dei 45 km di sentieri pedonali, il Parco della Rimembranza è meta del tour previsto da Tecniche di ingegneria naturalistica (12 CFP), il corso in programma venerdì 22 e 29 novembre con due lezioni in aula in via Giolitti 1 e venerdì 6 dicembre con la visita al Parco della Rimembranza.

Un’opportunità formativa per capire in 12 ore come sia possibile prevenire fenomeni di dissesto e frane intrecciando tre tipologie di elementi: materiale vegetale vivo come piante o loro parti, materiali inerti non cementizi come la terra o il pietrame e stuoie in fibre vegetali o sintetiche. A spiegarcelo saranno due esperti in materia: Davide Canone, l’esperto di idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali e Gianni Tarello, dottore magistrale in scienze forestali.

Le iscrizioni sono aperte fino al 29 ottobre, iscriviti subito!
Vai alla pagina del corso Tecniche di ingegneria naturalistica (12 CFP)