Le relazioni tra il maestro dell’architettura organica e il Bel Paese indagate attraverso due incontri

Che relazione c’è tra il maestro statunitense Frank Lloyd Wright e l’Italia? Per scoprirlo la lente d’ingrandimento finisce sull’architettura organica così come concepita da Wright, ossia quella filosofia progettuale che pone al centro la continua ricerca di equilibrio tra uomo e natura, tra ambiente costruito e ambiente naturale.
Frank Lloyd Wright tra America e Italia e Around Wright: Bruno Zevi, Paolo Soleri sono i due incontri proposti per indagare il modo in cui questa branca architettonica ha influenzato non solo le opere dell’architetto statunitense, ma anche quelle dei suoi colleghi italiani.
Le iniziative sono proposte in occasione della mostra Frank Lloyd Wright tra America e Italia della Pinacoteca Agnelli.

Around Wright: Bruno Zevi, Paolo Soleri

Lunedì 28 maggio 2018 ore 18.00-20.00
Politecnico di Torino Lingotto, Aula Magna
Via Nizza 230, Torino

La relazione tra Frank Lloyd Wright e l’Italia indagata attraverso le esperienze di Bruno Zevi e Paolo Soleri, due figure che hanno eletto il maestro americano a riferimento per le loro attività ricerche. A discutere dell’esperienza dei due autori sono Luca Guido, storico dell’architettura dell’University of Oklahoma, il critico di architettura Emanuele Piccardo e Barry Bergdoll, professore presso il Dipartimento di Storia dell’arte e archeologia presso la Columbia University e curatore del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York; una figura determinante nel portare gli archivi della Frank Lloyd Wright Foundation al MoMA e alla Columbia nel 2012 e grazie al quale sono nate le prime mostre dedicate all’archivio.

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Frank Lloyd Wright tra America e Italia

Giovedì 24 maggio 2018 ore 14.00-18.00
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Via Nizza 230/130, Torino

Un appuntamento con l’architetto Elena Dellapiana per riflettere sull’architettura organica, su come questa sia stata influenzata dalle trasformazioni politico-economiche italiane e americane e sull’impronta che ha lasciato nel dibattito architettonico, urbanistico e paesaggistico in Italia.

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