Nel mese di marzo la Fondazione e l’Ordine hanno proposto un tour di una giornata per visitare alcune opere di architettura contemporanea nelle Langhe. Vi raccontiamo com’è andata aiutati dalle immagini scattate da chi vi ha partecipato.
Il 21 marzo la Fondazione per l’architettura e l’Ordine degli Architetti di Torino hanno proposto un tour di una giornata nelle Langhe, per visitare alcune realizzazioni contemporanee.
Il tour è iniziato al mattino dal Campus Tesisquare – DIG 421, Digital Innovation Gate, a Roreto di Cherasco (CN), progetto di Nemesi Architects, studio con base a Roma fondato da Michele Molè e Susanna Tradati. Il progetto ha avuto inizio nel 2019 e ha visto nel 2021 il completamento del Campus A, mentre è in preparazione il prosieguo dell’intervento che prevede la realizzazione dei Campus B e C a completamento del ‘Borgo collaborativo’, una cittadella dell’innovazione digitale che si ispira alla filosofia del lavoro di matrice olivettiana.
A condurre la visita è stata la dott.ssa Marcella Brizio, vicepresidente della Fondazione Digital Innovation Gate421. La visita degli spazi immaginati da Nemesi si è sviluppata attraverso un percorso che ha toccato gli ambienti di lavoro e di riunione dei dipendenti di Tesisquare posti su quote differenti e raccordati tra loro in un insieme continuo che conduce alla parte finale aperta su un parco naturalistico ad uso dei dipendenti ma in parte anche al pubblico esterno. Al termine della visita del complesso c’è stato un momento di confronto nella Sala Conferenze in cui l’architetto Michele Molé, in collegamento video da Roma, ha illustrato gli aspetti su cui ha improntato il progetto.
La giornata è poi proseguita, dopo una sosta per il pranzo a Bra, verso la cantina Vite Colte di Barolo dove il gruppo è stato ricevuto dal presidente, dott. Quadrumolo, e dal progettista, l’architetto Gianni Arnaudo, che ha illustrato, all’interno di una lectio magistralis, la genesi del progetto e la sua storia di designer a partire dal recente volume Anti-design. Al termine della visita di Vite Colte, ancora il tempo di ammirare un’altra cantina di Gianni Arnaudo, l’Astemia Pentita, uno slittamento di volumi, a ricordare scatole di bottiglie di vino sovrapposte, che cela la cantina ipogea.