Carlo Ratti, insieme al Primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, presenta un manifesto per affrontare la crisi climatica attraverso l’architettura, in vista della Biennale Architettura 2025. Il Manifesto è ora accessibile e aperto all’adesione di chiunque voglia contribuire.
A pochi giorni dall’apertura della 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (10 maggio – 23 novembre 2025), il curatore Carlo Ratti e il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez hanno presentato a Madrid il manifesto Intelligens: Towards a New Architecture of Adaptation, che traccia il percorso tematico della prossima edizione della Biennale.
L’incontro ha segnato il debutto pubblico di un testo che ha già ricevuto il sostegno di molti partecipanti alla Biennale e che ora viene aperto all’adesione globale. Il manifesto invita architetti, urbanisti, studiosi e cittadini a ripensare il ruolo dell’architettura in un mondo radicalmente trasformato dalla crisi climatica.
Il fulcro della Biennale 2025 sarà proprio questo: trasformare l’evento da una semplice vetrina internazionale a una piattaforma attiva di proposta e sperimentazione. Il tema scelto da Ratti – “One Place, One Solution” – chiede ai 66 padiglioni nazionali di presentare esempi concreti di adattamento architettonico e urbano a contesti climatici specifici.
“Il messaggio della Biennale è chiaro: l’architettura non può più limitarsi a rispondere alle esigenze estetiche o funzionali. Deve adattarsi e aiutare a resistere. Deve diventare parte della risposta globale al cambiamento climatico”, ha dichiarato Carlo Ratti. “La mostra sarà un laboratorio multidisciplinare, dove l’intelligenza collettiva, che unisce architetti, scienziati, artisti e artigiani, lavorerà per immaginare nuovi modi di abitare il pianeta.”
Oltre 750 partecipanti daranno vita a una Biennale senza precedenti per ampiezza e varietà di competenze: architetti e ingegneri, filosofi e climatologi, artisti e agricoltori saranno tutti chiamati a contribuire alla costruzione di un nuovo paradigma del costruire.
Il manifesto è ora accessibile pubblicamente e aperto all’adesione di chiunque voglia contribuire a questa nuova visione dell’architettura come strumento di resilienza.
È possibile leggere il testo completo e firmare il Manifesto al seguente link: