Qualità dell’abitare

Ricami urbani, Residenza/Resilienza e Ubiqua sono le tre proposte progettuali presentate dalla Città Metropolitana di Torino con il supporto della Fondazione che hanno superato la selezione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare.

Si chiamano Ricami urbani, Residenza/Resilienza e Ubiqua le tre proposte progettuali candidate dalla Città Metropolitana di Torino con il supporto della Fondazione per l’architettura / Torino oggi selezionate all’interno della graduatoria PINQUA, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Al centro, l’edilizia residenziale sociale e la rigenerazione delle periferie urbane da finanziare con un investimento complessivo di 3,2 miliardi di euro.

La Città metropolitana di Torino ha avviato alla fine dello scorso anno una intensa attività di concertazione con il territorio, attivando una “call” di ricognizione di progetti inerenti la riduzione del disagio abitativo, capaci di promuovere processi di incremento della qualità dell’abitare con particolare attenzione all’edilizia residenziale sociale e che vedessero la compartecipazione degli attori locali e del terzo settore.

La Fondazione ha supportato la Città Metropolitana di Torino nella selezione e candidatura delle tre proposte che meglio rispondono agli obiettivi del Programma nazionale, individuando così le tre proposte progettuali selezionate dal bando ministeriale.

La prima tranche di finanziamento (2,8 miliardi nel PNRR M5C2, oltre a circa 400 milioni di risorse nazionali, ossia circa 3,2 miliardi di euro) consentirà di attivare subito le proposte Ricami Urbani e Residenza/Resilienza. Ubiqua partirà alla definizione della seconda tranche di finanziamento, per la quale il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili  ha già precisato che è già in corso l’iter di richiesta fondi (prossima legge di Bilancio o FSC o altro).

Ecco in cosa consistono i tre progetti della Città Metropolitana:

  • Ricami Urbani – ricucire l’abitare metropolitano” raggruppa i Comuni di Collegno (capofila), Grugliasco, Borgaro Torinese con il partenariato di ATC del Piemonte Centrale e di un gruppo di Cooperative indivise.
    È un programma complesso di rigenerazione urbana, che partendo da luoghi storici come il Villaggio Leuman, rinnova gli spazi ed i luoghi dell’abitare per definire nuove trame sociali del vivere collettivo. Il programma si propone come modello di progettazione urbana smart.
  • resiDenza-resiLIenza” raggruppa i Comuni di Moncalieri (capofila), Nichelino, Chieri, Beinasco, Trofarello, La Loggia e Piobesi Torinese, unitamente all’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese e ATC del Piemonte Centrale e il coordinamento scientifico del Centro Interdisciplinare di Ricerca R3C “Responsible Risk Resilience Center” del Politecnico di Torino.
    La proposta pone attenzione alle dinamiche di sviluppo urbano e della società, con l’obiettivo primario di ridurre il disagio abitativo nei contesti periferici, concentrandosi in particolare sulla riqualificazione del patrimonio edilizio ERP, rifunzionalizzando e mettendo in rete aree verdi, spazi e immobili pubblici e privati nei Comuni coinvolti, puntando altresì al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e infrastrutture urbano-locali.
  • UBIQuA – Uomo, Biosfera, Innovazione, Qualità dell’Abitare” raggruppa i Comuni di Settimo Torinese (capofila), Venaria Reale, San Mauro Torinese e Foglizzo con il partenariato di ATC del Piemonte Centrale. Il programma vuole intervenire con azioni di riqualificazione a larga scala degli spazi pubblici (aree verdi, spazi comuni, quartieri) e degli immobili attualmente degradati, il recupero di alloggi (che saranno messi a disposizione delle famiglie economicamente e socialmente più fragili), l’incremento dell’accessibilità materiale, immateriale e la sicurezza sia degli edifici che degli spazi, potenziamento delle dotazioni territoriali e dei servizi di prossimità.

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