ArchiEscape

14 film con 17 architetti protagonisti girati tra la crisi economica del 2008 e l’attuale pandemia globale, selezionati per rispondere a una domanda: “Quo vadis, architetto”? È il progetto ArchiEscape, promosso da Dedalo Minosse Cinema con la collaborazione della Fondazione.

Dal 2010 al 2019 sono 576 le pellicole che hanno come protagonista un progettista. Un dato che non dovrebbe stupire se si considera che dietro a ogni set ci sono almeno tre 3 architetti o laureati in architettura, tant’è che alla domanda “Come si fa a entrare nel mondo del cinema?” il regista (e architetto) israeliano Amos Gitai Weinraub risponde “Studiate architettura”.

E se è vero che il cinema riflette ciò che è la realtà, perché non usare proprio l’architetto come strumento di indagine per capire in che direzione stiamo andando? È da qui che nasce ArchiEscape, il progetto promosso da Giorgio Scianca, architetto cinefilo e direttore di Dedalo Minosse Cinema, in collaborazione con la Fondazione per l’architettura / Torino con l’obiettivo di capire cosa stiano facendo gli architetti, tra una crisi economica e una pandemia globale. Presentato alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso settembre, il progetto pone al suo centro l’indagine a parole e illustrazioni di alcune delle principali pellicole con protagonisti architetti, ma anche la creazione del nuovo format per escape room (14 giochi a tema ispirati ad altrettanti film su architetti!) e rassegne cinematografiche in presenza, pronte a partire non appena sarà possibile farlo in sicurezza.

«Così come cambia il mondo, cambiano anche gli architetti. Usando come lente i film in cui sono protagonisti, ci si rende conto che i progettisti stiano scappando – da qui il nome del progetto ArchiEscape – dall’instabilità economica, dalle nuove responsabilità sociali, dall’imprevisto non progettato, ma anche da ciò che sono sempre stati, cercando una scappatoia da quegli stessi labirinti che si sono costruiti attorno nei decenni precedenti» spiega Giorgio Scianca, promotore dell’iniziativa «Il cinema però ci insegna che nel momento stesso in cui si esce da un labirinto si entra in un altro ed è per questo che è fondamentale imparare non tanto a scappare, ma ad affrontarli». Per prepararsi al meglio a questa continua sfida, ArchiEscape ha messo a punto una selezione di 14 film (per ora) con protagonisti architetti, rispondendo a una domanda sempre aperta: Quo vadis, architetto?

  • Inception (Christopher Nolan) – 2010 USA Ariadne (Ellen Page), Dominick “Dom” Cobb (Leonardo Di Caprio) e Miles (Michael Caine) sono i progettisti dei sogni dai quali tutti vogliono scappare per tornare alla realtà. Entrare nel labirinto per poi volerne uscire.
  • Lullaby to my father (Amos Gitai) – 2012 F/CH Munio Weinraub (Ran Danker) è l’architetto israeliano della Bauhaus che deve fuggire dalla Germania nazista per approdare in Israele e cominciare ad applicare i principi dell’“abitare felice”.
  • Obra (Gregório Graziosi) – 2013 BR Joao Carlos Ribeiro de Almeido Neto (Irandhir Santos) è l’architetto brasiliano che scopre legami del padre morente con la dittatura civile-militare. La fuga dolorosa dalla propria famiglia nel momento stesso in cui sta per nascere il suo bambino.
  • Theo’s House (Rax Rinnekangas) – 2014 FIN Kaarlo Theo Kaski (Hannu-Pekka Björkman) e Vincent Martikainen (Ville Virtanen) sono i due architetti finlandesi responsabili di un’operazione immobiliare disastrosa in termini di impatto ambientale. Dopo 10 anni sono alla ricerca di un’”assoluzione”, ma il passato è un labirinto dal quale non si esce tanto facilmente.
  • High-Rise (Ben Wheatley) – 2015 UK Anthony Royal (Jeremy Irons) è l’architetto inglese del progetto delle cinque torri brutaliste in costruzione, modello di un abitare senza umanità. Tutti vogliono rimanere nella torre, è impossibile sfuggirne.
  • Under Electric Clouds (Aleksey German) – 2015 RUS/UKR/PL Petr (Louis Franck) è l’architetto progettista di una torre residenziale che la guerra russo-ucraina ha reso non più conveniente. Tutto si compie sotto lo sguardo dello scheletro dell’edificio. Meglio fuggire e negare di saperne qualcosa.
  • Columbus (Kogonada) – 2017 USA L’architetto coreano Jae Yong Lee è colto da un infarto durante la visita-studio nella città emblema del modernismo americano. Il figlio vive la degenza del padre, che non ha mai sopportato, nel sentimento della fuga. Lo condivide con una studentessa che vuole uscire dal labirinto di quell’architettura.
  • La Obra Secreta (Graciela Taquini) – 2017 RA Elio Montes (Daniel Hendler) è l’architetto argentino che trascorre la sua vita nell’unica casa progettata da Le Corbusier in America Latina. Forse è arrivato il momento di fuggire da quell’architettura.
  • Pop Aye (Kirsten Tan) – 2017 SGP Thana Sukthamma (Thaneth Warakulnukroh) è l’architetto tailandese che decide di fuggire da Bangkok per riportare l’elefante, compagno di giochi della sua infanzia, al paese natale.
  • You go to my head (Dimitri De Clercq) – 2017 F/D/B Jake (Svetozar Cvetkovic) è l’architetto che, fuggito dal mondo frenetico della città per vivere in mezzo al deserto in Marocco, si innamora di una “visione” di donna e della sua architettura.
  • The house that Jack built (Lars Von Trier) – 2018 DK/F/D/S Russell Jack (Matt Dillon) è l’ingegnere/architetto che fugge dal mondo e da se stesso uccidendo e costruendo la casa dei suoi sogni con i corpi delle sue vittime.
  • Son Çikis – Siren’s Call (Ramin Matin) – 2018 TR Tahsin (Deniz Celiloglu) è l’architetto turco che, volendo vivere una vita diversa, cerca di fuggire da Istanbul per raggiungere un nuovo amore. Ma la città è un labirinto di case e uomini che gli impediscono la fuga.
  • Parasite (Bong Joon Ho) – 2019 ROK L’architetto coreano Namgoong Hyeonja è il progettista e primo abitante della villa ora abitata dalla famiglia Park. Una casa che attira i parassiti che sono destinati a vivere negli interrati, sperando un giorno di fuggire in superficie.
  • Where’d you go, Bernadette? (Richard Linklater) – 2019 USA Bernadette Fox (Cate Blanchett) è una nascente star dell’architettura che fugge da Los Angeles per stabilirsi a Seattle. La successiva fuga in Antartide è finalmente liberatoria per lei e per la sua famiglia.

Le analisi di ArchiEscape saranno protagoniste della nostra nuova rubrica all’interno della newsletter di Fondazione (clicca qui per iscriverti), attraverso la quale proporremo un film a settimana. Si inizia oggi, con Where’d you go, Bernadette?
Nel frattempo visita il progetto al sito archiescape.it!