Ripensare la convivenza

Quale potrebbe essere il futuro delle città e in particolare dello spazio pubblico a seguito della pandemia che stiamo affrontando? Ci confronteremo a distanza con 9 architetti e urbanisti di fama internazionale: l’incontro sarà disponibile il 7 maggio in un appuntamento formativo gratuito (2 CFP).

A ogni crisi che si rispetti seguono sempre grandi cambiamenti, e non per forza nell’accezione negativa del termine; un discorso che vale anche per il futuro delle nostre città e per il nostro modo di vivere gli spazi pubblici e privati, un tema affascinante quanto delicato che indagheremo con 9 architetti e urbanisti torinesi e milanesi: Benedetto Camerana, Ilda Curti, Francesca De Filippi, Federico Parolotto, Luciano Pia, Cristiano Picco, Stefano Ragazzo, Carlo Ratti e Cino Zucchi. Sarà possibile assistere in webinar all’incontro il 7 maggio alle ore 10.00!

L’attuale situazione di emergenza sanitaria e l’inizio della fase 2 stanno portando lo spazio pubblico e le sue possibili modalità di fruizione al centro del dibattito. Come potrebbero essere ripensati gli spazi aperti? Su quali elementi dovranno basarsi le rispettive analisi e riletture? E quali esempi di possibili strategie da adottare? Per capirlo, la Fondazione per l’architettura / Torino e la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano  su iniziativa dei rispettivi presidenti Alessandra Siviero e Leonardo Cavalli – affronteranno la questione con architetti e urbanisti torinesi e milanesi di chiara fama durante un tavolo a porte chiuse in programma il 30 aprile. L’incontro, dal titolo La pandemia come acceleratore. Spazio pubblico: ripensare la convivenza (2 CFP), sarà fruibile gratuitamente in modalità webinar giovedì 7 maggio alle 10.00.

In particolare, il confronto verterà su tre macro-temi:

  1. Eccezionalità come acceleratore? Superata la fase sanitaria acuta torneremo al Business As Usual? Oppure l’esperienza straordinaria che stiamo vivendo si trasformerà in un acceleratore che ci permetterà di superare l’inerzia che la normalità porta con sé?
  2. Tattica e/o strategia? Saremo in grado di affrontare il breve periodo (ma quanto breve?) e le necessarie trasformazioni che distanziamento e sicurezza impongono allo spazio pubblico con uno sguardo sul lungo periodo e le trasformazioni in atto a prescindere dal virus? Ha senso parlare di strabismo strategico, ovvero la capacità di affrontare il subito dopo all’interno di una visione di lungo termine?
  3. Quale relazione tra tempo, spazio e comportamenti? Il costruito, la vita delle persone, le condizioni straordinarie e le tecnologie si trasformano seguendo ritmi e tempi molto diversi fra loro. In che relazione stanno spazio e comportamenti nell’organizzazione dello spazio pubblico?

Questa iniziativa è parte di un ciclo di incontri che la Fondazione e l’Ordine degli Architetti curano per promuovere una riflessione culturale sul futuro post Covid e per offrire gli strumenti operativi per gestire i cambiamenti. L’appuntamento successivo sarà dedicato al tema degli spazi commerciali.

Ecco nel dettaglio chi sono i nostri ospiti, in rigoroso ordine alfabetico:

  • Benedetto Camerana: architetto torinese classe ’63, dedica una parte importante del suo lavoro alla ricerca, in particolare nei settori dell’architettura bioclimatica, del paesaggio, degli spazi per la musica e della corporate identity delle case automobilistiche, da cui nascono collaborazioni in campo editoriale e accademico. Tra i suoi progetti, come l’Environment Park, numerosi interventi per il villaggio olimpico della Torino 2006, lo Juventus Museum, il Museo Alfa Romeo di Arese e Camera – Centro Italiano per la Fotografia. Vai al sito camerana.com
  • Ilda Curti: nata a Livorno e con un passato in Belgio, è International Affairs manager presso il Consorzio Nazionale Idee in Rete e cofondatrice dell’Associazione IUR – Innovazione Urbana e Rigenerazione, Torino. Docente, formatrice e consulente su politiche comunitarie, sviluppo locale, politiche di rigenerazione urbana e integrazione, progettazione culturale ha svolto attività di ricerca in Italia e all’estero. Dal 2006 al 2016 Assessore della Città di Torino con deleghe alla rigenerazione urbana, politiche di integrazione, Pari Opportunità e Diritti, Arredo urbano e Suolo pubblico. Coordinatrice del network italiano delle Città Interculturali del Consiglio d’Europa, da giugno 2016 collabora con BRICs Academy come esperta senior di europrogettazione. Vai al sito ideeinrete.org
  • Francesca De Filippi: architetto torinese, è professore associato in Tecnologia dell’architettura e Advanced environmental technological design, coordinatrice del master “Techs4change. Design for social and technological innovation in Development” e direttore del Centro di ricerca sui temi dell’habitat nel Global South (CRD-PVS) presso il Politecnico di Torino. Al centro delle sue attività e ricerche, il progetto di architettura all’interno di contesti di emergenza e di scarsità. È membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione per l’architettura / Torino.
  • Federico Parolotto: architetto milanese esperto in mobilità, è senior partner e co-fondatore di MIC Mobility In Chain, società specializzata in pianificazione dei trasporti con sede a Milano, Mosca e New York e i cui lavori spaziano dagli Stati Uniti alla Cina, dalla Russia all’Africa. Federico Parolotto ha collaborato come pianificatore dei trasporti e consulente per la mobilità con studi del calibro di Foster+Partners, SOM e OMA, su numerosi progetti internazionali a scala urbana. Vai al sito michain.com
  • Luciano Pia: architetto nato nel Torinese nel 1960; laureatosi al Politecnico di Torino e con alle spalle un’esperienza da docente e una collaborazione a Parigi con Andrea Bruno, nel 2000 apre il suo studio; tra i suoi progetti più conosciuti, il Molecular Biotechnology Center – MBC e l’edificio residenziale 25 Verde, entrambi a Torino. All’attività di progettazione Luciano Pia continua ad affiancare un capillare lavoro di ricerca in ambito accademico, soprattutto in tema energetico e ambientale con docenze tra l’Italia e l’Australia.
  • Cristiano Picco: fondatore dello studio torinese PICCO architetti, consolida l’impegno professionale sui temi del progetto del paesaggio urbano, della riqualificazione di aree ed il rinnovo di edifici dismessi. Tra le opere, residenze sociali, complessi per uffici, strutture commerciali e complessi produttivi innovativi in ambito urbano, così come scuole di diverso grado, strutture universitarie, biblioteche e spazi per lo sport e il tempo libero. Vai al sito piccoarchitetti.it
  • Stefano Ragazzo: con una laurea in architettura a Roma e un master a Berlino, è consulente presso l’AMAT Agenzia, Ambiente e Territorio di Milano nonché tra i fondatori del giovane collettivo Orizzontale. Con base a Roma, il principale oggetto di interesse di Orizzontale è costituito dai processi di riattivazione degli scarti urbani. A partire dal 2010, infatti, il collettivo di architetti dedica tutto il suo impegno nella promozione di autocostruzione di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Vai al sito orizzontale.org
  • Carlo Ratti: architetto e ingegnere nato a Torino nel ’71 e formatosi tra Torino, Parigi e Cambridge, è direttore del Senseable City Laboratory al Mit di Boston dove si dedica allo studio della progettazione, dell’innovazione e delle nuove tecnologie al servizio delle città del futuro. Nel 2002 fonda a Torino lo studio Carlo Ratti Associati; è autore di oltre 500 pubblicazioni e attivissimo sia dal punto di vista dell’insegnamento che della divulgazione. Tra i suoi progetti, Digital Water Pavillion e Copenhagen Wheel, entrambi inclusi nella lista delle “Migliori invenzioni dell’anno” dalla rivista Time. Vai al sito dello studio carloratti.com
  • Cino Zucchi: architetto milanese classe ’55 con laurea al MIT di Cambridge e al Politecnico di Milano, Cino Zucchi. Con il suo studio Cino Zucchi Architetti (CZA) ha progettato edifici residenziali e pubblici, musei privati e spazi commerciali; tra i suoi progetti più recenti, la Nuvola Lavazza di Torino. Con una cattedra e Milano e con conferenze tra Harvard, Firenze, Madrid e Zurigo, Zucchi si conferma attivo anche dal punto di vista accademico, ricoprendo inoltre il ruolo di presidente della giuria del Premio Mies van der Rohe 2015. Vai al sito dello studio zucchiarchitetti.com

A introdurre, Alessandra Siviero presidente Fondazione per l’Architettura / Torino e Leonardo Cavalli presidente Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano.

Per conoscere i dettagli del programma e le modalità di iscrizione, vai alla pagina dedicata all’incontro webinar del 7 maggio: La pandemia come acceleratore. Spazio pubblico: ripensare la convivenza (2 CFP)Fino a domenica 3 maggio le iscrizioni saranno riservate agli iscritti OAT; da lunedì 4 maggio ore 10.00 saranno aperte a tutti.

The Star Vista, Singapore, 5 aprile 2020. Ph. Instagram @natgeeoh