Non chiamatelo sfondo

“Cinema! Cinema! Cinema!” è il titolo dell’incontro che l’8 ottobre vi accompagnerà alla scoperta delle connessioni tra l’architettura e la settima arte, indagando il ruolo che la scena cinematografica riveste dal punto di vista strutturale, estetico e culturale.

Per Robert Mallet-Stevens (1886-1945), il cinema non può più avvalersi di scenografi pittori di fondali teatrali, ma di architetti che devono assecondare il nuovo linguaggio della macchina da presa: l’architettura deve diventare uno dei personaggi.
A quasi un secolo dall’affermazione dell’architetto, designer, nonché scenografo cinematografico francese, che rapporti intercorrono tra cinema e architettura e qual è il ruolo che la scena cinematografica gioca dal punto di vista strutturale, estetico e culturale? Per capirlo vi proponiamo Cinema! Cinema! Cinema! (CFP 4), l’incontro che lunedì 8 ottobre accompagnerà i presenti in un viaggio di quattro ore tra scenografie, ambientazioni e location, immaginifiche o realistiche che siano.
L’opera di Robert Mallet-Stevens si è caratterizzata per lo stretto legame tra l’architettura e la settima arte: per il progettista il cinema era lo strumento per la diffusione delle sue idee architettoniche a un pubblico estremamente ampio.

Partendo dal cinema muto fino ad arrivare alle suggestioni più contemporanee della video-arte, durante l’incontro indagheremo come si siano evolute le relazioni tra le due discipline, passando da Fritz Lang a Kubrick, dalle scenografie moderniste degli anni Trenta al cinema italiano degli anni Sessanta, da Tati a James Bond.
A fare da guida saranno Donata Pesenti, conservatore capo del Museo Nazionale del Cinema di Torino invitata a raccontare l’allestimento espositivo del Museo, la sua struttura organizzativa e la sua storia, e Giulia Carluccio, professore ordinario del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, che illustrerà le connessioni tra cinema, scenografie e architettura, anche in relazione alle rappresentazioni cinematografiche della città di Torino.

L’appuntamento sarà a Palazzo Nuovo e, per chi lo desiderasse, a incontro terminato sarà possibile visitare in autonomia il Museo del Cinema; la quota dell’incontro non include il costo del biglietto e la visita prevede 1 credito formativo aggiuntivo riconoscibile attraverso autocertificazione su iM@teria.

Per conoscere il programma dettagliato e le modalità di iscrizione dell’incontro curato dall’architetto Andrea Lorenzon vai alla pagina dedicata a Cinema! Cinema! Cinema!

 

L’Inhumaine (1924), scenografia di Robert Mallet-Stevens