Aspettando Toni Gironès

L’armonizzazione dell’intervento architettonico con il contesto trova compimento nel percorso archeologico di Seró e nella valorizzazione delle rovine di Can Tacó, gli interventi disegnati da Toni Gironès Saderra, l’architetto catalano che ospitiamo a Torino il 20 aprile.

Giovedì 20 aprile 2017 ore 18.00
Film Commission Torino Piemonte, Sala Il Movie
Via Cagliari 42, Torino

Mancano due settimane al nostro appuntamento con Toni Gironès Saderra, l’architetto catalano che aprirà l’edizione 2017 del ciclo Looking Around.
I lavori firmati dal suo studio, Estudi d’arquitectura Toni Gironès Saderra, dimostrano l’attenzione che Gironès riserva al contesto in cui inserisce i suoi interventi, dando la precedenza alle questioni funzionali rispetto a quelle formali e preferendo sempre il riuso intelligente dei materiali. La ricerca di un equilibrio tra elementi naturali e antropici, preesistenti e di nuova realizzazione, si può leggere in molti dei suoi progetti, come nel caso del percorso archeologico di Seró o della riqualificazione dell’area archeologica naturale di Can Tacò a Montmelò, entrambi realizzati a pochi chilometri da Barcellona.

Espacio transmisor del Túmulo de Seró, il sito della Tomba di Seró, è il nome del percorso archeologico-museale del 2012 che, nei suoi 3.500 metri quadrati di superficie, include aree espositive, uno spazio polifunzionale e un punto ristoro in cui degustare i prodotti locali. L’intervento è stato commissionato dall’amministrazione locale in seguito all’inaspettata scoperta, avvenuta durante i lavori per l’ampliamento di un sistema di irrigazione, di resti archeologici preistorici risalenti a 4.800 anni fa.
Gironès ha scelto di utilizzare materiali locali di recupero per dare vita alle rampe che accompagnano i visitatori del sito, un morbido susseguirsi di salite e discese che si dirama tra i resti di statue e tombe megalitiche e che culmina in un punto panoramico.
La colorazione bruna delle rampe in acciaio corten, la pavimentazione in argilla, le pareti e la copertura in laterzio che si lasciano attraversare da fasci di luce grazie ai loro numerosi spiragli, contribuiscono a creare un’intima e calda atmosfera all’interno del percorso, che si integra con disinvoltura nel paesaggio.

La stessa attenzione al contesto è presente nell’intervento realizzato per la valorizzazione delle rovine di Can Tacó, a Montmelò, anch’esso concluso nel 2012.
Il sito archeologico ospita una domus romana risalente al II secolo a.C.; sorge su un punto panoramico collocato sulla confluenza dei fiumi Congost y Mogent e Besós e si inserisce in un tessuto urbano industrializzato e frammentato. L’intervento ha rappresentato per Gironès un pretesto per agire a una scala più ampia, con l’obiettivo di valorizzare non solo i ruderi della domus ma anche il contesto in cui si inseriscono. Le terrazze archeologiche sono state definite e modellate attraverso alcune reti metalliche, irrobustite da blocchi di pietra provenienti da un’antica cava romana. Per la realizzazione di questi lavori è stato utilizzato anche il materiale di scarto prodotto dagli scavi archeologici; in questo modo lo stesso terreno che prima nascondeva le rovine oggi contribuisce alla loro valorizzazione, assumendo una nuova collocazione e un nuovo significato. Il risultato è una sovrapposizione ordinata tra pietra e acciaio, una reinterpretazione dell’esistente che privilegia l’aggiunta di materiali alla loro cancellazione.

La partecipazione all’incontro è libera fino a esaurimento posti.
Per avere la garanzia del posto a sedere e il riconoscimento di 2 crediti formativi professionali è possibile prenotarsi attraverso la pagina dedicata, versando una quota di € 15 + iva (€ 18 + iva per chi non è iscritto all’Ordine degli Architetti di Torino e per chi non è Amico della Fondazione) per la copertura dei costi di segreteria.

L’intervento per la valorizzazione delle rovine di Can Tacó (2012), Toni Gironès Saderra