Giovedì 19 marzo 2015
Film Commission Torino Piemonte, Sala Il Movie
Via Cagliari 42, Torino

René van Zuuk, nato a Doesburg in Olanda nel 1962, si laurea presso il Dipartimento di Tecnologie Edilizie dell’Università di Eindhoven acquisendo una formazione che tutt’oggi contraddistingue l’attenzione alle tecnologie e ai materiali che utilizza per i suoi progetti. Appena dopo la laurea, tra il 1988 e il 1989 lavora presso lo studio di Skidmore, Owings & Merrill LLP (SOM), tra Londra e Chicago.
Dopo aver realizzato la sua abitazione “Psiche”, con la quale ha vinto il concorso di progettazione “Ongewoon wonen II”, nel 1993 apre il suo studio ad Almere, in Olanda.
I suoi interventi emergono nel panorama dell’architettura olandese e, pur nella loro eterogeneità, sono accomunati dalla continua sperimentazione di nuovi metodi per massimizzare la particolarità e la qualità del prodotto finale a fronte di un budget ridotto. In particolare si concentra sulla rivisitazione delle procedure di impronta tradizionale e industriale, proponendo nelle strutture e nelle tecnologie per la costruzione.
Il padiglione espositivo De Verbeelding di Zeewoldede (2000), la sede dell’istituto di architettura di Amsterdam ARCAM (2003) e l’edificio residenziale e commerciale Block 16 di Almere (2005) sono tra le realizzazioni che meglio esprimono il suo metodo; recentemente sta indagando le possibilità di utilizzo del polistirolo come materiale di costruzione.

I progetti

Nel 2003 René van Zuuk ha consegnato all’ARCAM, ARchitecture Centre Amsterdam, una sede con ampi spazi espositivi e polivalenti adatti a ospitare le mostre e le attività culturali dell’istituto per la promozione dell’architettura, che insieme agli archivi e alla biblioteca rendono la struttura il punto di riferimento per la storia urbanistica e architettonica della città.
Questo avveniristico centro informativo è situato sul porto della città e presenta un particolare volume trapezoidale sviluppato su tre piani, aperto verso il mare. Le facciate esterne si contraddistinguono l’una dall’altra: quella a lato della banchina presenta una superficie increspata da elementi metallici in zinco mentre la parete sulla riva è caratterizzata da forme slanciate in vetro e acciaio. Gli spazi interni sono collegati tra loro in modo da lasciar percepire un unico grande ambiente.
Arcam è un esempio di “blob architecture”, movimento dell’architettura contemporanea in cui gli edifici seguono un disegno ondulato e organico rinunciando alle tradizionali forme simmetriche, seppur sia stato realizzato con tecniche costruttive industriali.

Il Block 16 è una struttura realizzata nel 2005 ad Almere, in Olanda, che ospita 49 appartamenti e uno spazio commerciale.
L’edificio si alza sul porto della città: le fasce fluttuanti che caratterizzano la facciata verso il mare sembrano personificare delle sentinelle poste all’entrata dell’insenatura, mentre l’estremità opposta con la sua superficie più piana attenua l’impressione di movimento. L’edificio è stato progettato rivisitando il coffrage a tunnel, una tecnica sviluppata nel secondo dopoguerra che grazie al getto simultaneo di setti laterali, solai e tetto propone una soluzione rapida ed economicamente interessante per le realizzazioni di edilizia abitativa di grandi dimensioni. Normalmente questo processo dà vita a strutture dalla forma estremamente compatta e standard; non è il caso del Block 16 grazie alla scelta di differenziare la lunghezza e la disposizione tra i diversi tunnel con leggeri scarti. Questa variazione permette di ottenere una superficie ondulata ricorrendo a un minimo investimento aggiuntivo, conferendo all’edificio dinamicità ed espressività, effetti ulteriormente accentuati dal rivestimento in alluminio che riflette le diverse luci della giornata.

De Verbeelding è un padiglione espositivo posto su un lago, al termine di un percorso di sette chilometri che attraversa la mostra a cielo aperto di opere scultoree del parco di Zeewoldede, in Olanda. L’edificio è stato progettato per ospitare eventi, mostre e conferenze e vanta una posizione privilegiata sorgendo sul lago in cui sembra sfociare il percorso d’arte. La struttura si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante: presenta una forma allungata dovuta a una parete di cemento nero ideata dall’artista Richard Serra, mentre la planimetria risulta piacevolmente intrecciata grazie alla collocazione sfalsata delle giaciture dei portali. Dalla rotazione strutturale che ne deriva si crea un distanziamento dei pilastri nel tetto che crea un’apertura da cui è possibile ricavare indirettamente la luce solare. Il tetto è costituito da una lamiera in acciaio, rivestita esternamente da alluminio ondulato e all’interno da cartongesso. Un altro elemento caratteristico del padiglione è il vetro, usato per la realizzazione della parete di fondo per consentire la vista sulle sculture del parco e sul lago e posto anche al livello del suolo come plinto, creando grazie alla sua trasparenza l’illusione di una struttura galleggiante. Nonostante il limitato budget a disposizione, il ricorso a sistemi costruttivi elementari rivisitati da van Zuuk ha permesso di ottenere soluzioni architettoniche interessanti e di qualità.

Per conoscere tutti i progetti di René van Zuuk vai al sito www.renevanzuuk.nl.

© Jana Sebestova
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© Looking around Film commission, 19_03_15, Rene Van Zuuk
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