È “Ritorno al futuro” il tema della IV edizione del festival, che ha trasformato il BasicVillage in una cittadella dell’architettura.

Dal 10 al 14 giugno si è svolto il festival di Architettura in Città dal tema Ritorno al futuro, che lega i 116 eventi nel calendario proposti da 170 soggetti culturali che operano a Torino e nell’area metropolitana. La VI edizione del festival promosso dalla Fondazione con l’Ordine degli Architetti di Torino ha adottato come sede il BasicVillage.
Ogni sera, presso la sede centrale del festival, si sono svolti dialoghi tra rappresentanti del mondo dell’architettura e di altri settori per discutere dei cinque temi centrali: abitare, apprendere, nutrirsi, lavorare e oziare.

Vai al sito del festival

Tra le iniziative

Il 10 giugno si è svolto il dialogo tra l’architetto Mario Cucinella e il meteorologo Luca Mercalli, un confronto sulle rispettive visioni sul futuro abitativo, strettamente connesso agli ipotizzati scenari ambientali.
L’11 giugno lo psichiatra Paolo Crepet e l’architetto Carlo Pession hanno dialogato sul destino dell’educazione e della scuola.
il 12 giugno l’architetto Stefano Boeri e l’imprenditore Oscar Farinetti hanno discusso del valore del cibo come risorsa anche culturale.
Il 13 giugno con il ricercatore Giuseppe Allegri e l’architetto Benedetta Tagliabue si è parlato di nuove modalità di lavoro e dei nuovi luoghi per svolgerlo.
Al termine di ogni confronto sono stati proposti concerti con videoproiezioni Future Horizons organizzati in collaborazione con l’associazione Musica 90. Attraverso la nuova partnership con CinemAmbiente sono state proiettate le pellicole: Critical Mass – Massa Critica di Mike Freedman, The Human Scale – La scala umana di Andreas M. Dalsgaard e Future my love – Futuro amore mio di Maja Borg.
Il 14 giugno, serata di chiusura del festival, gli intervenuti hanno assistito alla premiazione dell’edizione 2014 di Architetture Rivelate, seguita dalla presentazione di Tabula Casa: un progetto di Gianluigi Ricuperati con la Fondazione per indagare attraverso video interviste come sono cambiate le case e gli abitanti delle città.
Il dialogo sui luoghi dell’oziare ha visto invece il regista Davide Ferrario e l’architetto Patricia Urquiola confrontarsi sull’ozio forzato o creativo e i luoghi in cui esso si consuma.
Club To Club e Associazione Situazione Xplosiva, altri partner consolidati di Architettura in Città, hanno organizzato in chiusura del festival due appuntamenti dal titolo Future Days, Present Party.

© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova
© Jana Sebestova