Sede OAT / 8 CFP / cod. 1843 / Iscrizioni entro: 14/11/17
Casi critici e buone pratiche per capire il cambiamento avvenuto con il piano paesaggistico regionale vigente.
La relazione paesaggistica dovrebbe costituire la dimostrazione dell’adesione del progetto di intervento agli obiettivi e alle strategie del Piano paesaggistico regionale per quel contesto.
Troppo spesso però, per mancanza di accompagnamento tra indicazioni generiche del PPR e situazione locale, la relazione si limita a generici riferimenti e non verifica analiticamente il rapporto tra la norma e il caso specifico.
Conviene adottare modalità di redazione della relazione che dimostrino la sistematica convergenza del progetto con le regole del contesto, per facilitare il compito della commissione e ridurne la soggettività e l’arbitrarietà del giudizio. Questo può avvenire solo se il progetto è davvero sin dall’inizio indirizzato alle raccomandazioni del Piano paesaggistico.