Tra identità italiana e avanguardia

Sala piena da Combo per l’incontro con Michele Molè dello studio Nemesi Architects: vi raccontiamo come è andata in attesa dell’evento di chiusura di Face to Face con Davide Ruzzon del 9 novembre: iscrizioni aperte!

Sala piena da Combo in occasione del nostro appuntamento con Michele Molè, direttore con Susanna Tradati dello studio Nemesi Architects, il quale lunedì scorso ha incollato tutti i presenti alle proprie sedie per oltre due ore in una vera e propria condivisione dell’esperienza e della filosofia che si cela dietro ai progetti dello studio.

Nato a Roma nel 1997, Nemesi oggi ha sede anche a Milano e a Shenzhen e ha maturato un’esperienza nella progettazione di uffici, residenze, infrastrutture, spazi culturali e per il tempo libero, ma anche public buildings e masterplans. La serata però non si è limitata alla descrizione dei progetti, ma è stata anche l’occasione per una riflessione condivisa sulla progettazione internazionale, sull’identità italiana in architettura, sulla qualità della progettazione architettura e, soprattutto, sui concorsi di architettura “i quali devono porsi a strumento vitale per gli architetti” ha spiegato Molè, “per i giovani professionisti e, soprattutto, per la collettività”. Posizione pienamente condivisa dalla Fondazione per l’architettura che da sempre dedica il suo impegno alla valorizzazione del ricorso allo strumento del concorso.

La filosofia di Nemesi

Perché semplificare la realtà quando possiamo invece esaltarla in tutta la sua complessità? È la domanda alla base della ricerca filosofica e scientifica che lo studio conduce sulla interdipendenza dei fenomeni complessi perseguendo “la profondità come forma stilistica in opposizione alla semplificazione della realtà”. Come ben esemplifica Michele Molè, “nell’architettura, come nella musica, avere belle note non basta. Ci vuole un pentagramma, ci vuole una melodia”.

Tra i progetti

Alla base della progettazione di Nemesi, cinque parole chiave: bellezza, innovazione, sostenibilità, complessità, visione, ben esemplificate attraverso l’esposizione di progetti come il Museo delle Scienze di Roma, il Sesto Palazzo Eni a San Donato Milanese, il Grande Maxxi il Campus Tesisquare e DIG 421 in corso di realizzazione a Cherasco, EIT Ningbo in Cina e il progetto per il Centro Direzionale Regione Sicilia.

Prossimo incontro il 9 novembre con Davide Ruzzon: iscrizioni aperte!

Giovedì 9 novembre vi aspettiamo sempre da Combo per l’incontro di chiusura del ciclo Face to Face: il nostro quinto ospite sarà Davide Ruzzon, Direttore NAAD Neuroscience Applied to Architectural Design dello IUAV di Venezia, con il quale esploreremo le relazioni tra architettura e neuroscienza. Iscriviti all’incontro (2 CFP).

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Fotografie di Edoardo Piva