La città come casa

Con un nuovo corso on-line vi invitiamo a indagare le relazioni tra abitare e città insieme a 11 architetti, critici e artisti: Ila Bêka, Xavier Vendrell, Mariabruna Fabrizi, Fosco Lucarelli, Stefano Pujatti, Gaia Caramellino, Lorenzo Romito, cyop&kaf, Cristina Bianchetti e Stefano Ragazzo.

4 dibattiti in 6 ore che mettono a confronto 11 relatori tra architetti, critici, artisti ed esperti sui temi dell’abitare; sono questi i numeri del nuovo corso FAD La città come casa promosso dalla Fondazione, un percorso formativo che è possibile scrivere on-line in qualsiasi momento e per cui sono previsti 6 crediti formativi.
Il fil rouge alla base dei quattro dialoghi sono le relazioni che l’abitare, in tutta la sua complessità, instaura con la città, intesa come il luogo della vicinanza, della diversità e dell’incontro con l’altro.

Il primo ad affrontare la questione è Ila Bêka del duo Bêka & Lemoine attraverso la presentazione di Living Architectures, una serie di film che propongono una nuova forma narrativa per raccontare l’architettura contemporanea, concentrandosi sulle sue imperfezioni e sulla sua componente vissuta.
Nel secondo modulo si discute invece dell’intimo rapporto tra casa e abitante, della mediazione tra richieste dei committenti e visionarie proiezioni dell’architetto e della realizzazione di case a basso costo con gli architetti Stefano Pujatti, Xavier Vendrell (professore residente del Rural Studio in Alabama) e Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli dello studio Socks.
La questione sociale del diritto alla casa è invece al centro dal confronto tra la storica di architettura Gaia Caramellino, l’architetto e attivista cofondatore di Stalker Lorenzo Romito e ciyop&caf, i due artisti che hanno eletto l’arte urbana a strumento di indagine per la complessità dei quartieri spagnoli di Napoli.
Infine la docente e critica Cristina Bianchetti, l’architetto e ricercatrice Matilde Cassani e Stefano Ragazzo del collettivo romano Orizzontale riflettono insieme sugli spazi urbani in cui è possibile ritagliarsi una dimensione intima e domestica, partendo dal presupposto che la casa non sia l’unico luogo in cui si abita.

I quattro dialoghi, tutti moderati da Davide Tommaso Ferrando e Nina Bassoli, si sono svolti in occasione del Festival Architettura in Città 2017 da cui il corso prende a prestito il titolo “La città come casa”.

 

Rui Soares. Casa do quarteirao, Orizzontale.