Un workshop internazionale di progettazione per proporre nuove visioni per il futuro del sito olimpico di Pragelato e del centro storico di Venaus
10-14 maggio 2017
Pragelato e Venaus (TO)
Nei contesti montani del Torinese, paesaggio e architettura sono due temi che negli ultimi anni non hanno ricevuto la dovuta attenzione; neanche con i Giochi Olimpici Invernali del 2006 si è riusciti a risolvere la situazione di isolamento di questi territori, condizione che si riflette sulla pratica architettonica.
Per porvi rimedio, la Fondazione organizza, in collaborazione con Parcolimpico, Comune di Pragelato, Comune di Venaus e con il sostegno del Programma “Torino e le Alpi” della Compagnia di San Paolo, Una montagna di sguardi, un workshop di progettazione internazionale per elaborare e divulgare visioni inedite e ispiratrici di un’immagine contemporanea di montagna, capaci di valorizzarne l’identità culturale e le potenzialità innovative. Per ampliare il più possibile lo sguardo, l’iniziativa si è aperta non solo ad architetti, paesaggisti e pianificatori, ma anche a designer, ricercatori, fotografi, progettisti culturali, economisti, artisti, studenti e tecnici della pubblica amministrazione. È a loro che è rivolta l’opportunità di mettersi in gioco su due casi concreti: lo Stadio Olimpico del Salto di Pragelato, per il quale è stato definito un sistema di strategie progettuali di riqualificazione e rifunzionalizzazione, e il centro storico di Venaus, per il quale si è individuata una metodologia di intervento contemporanea in grado di restituire le vocazioni e le funzioni sociali e culturali.
A guidare i partecipanti sono stati architetti di fama internazionale esperti di ambito montano: Stefano Pujatti di Elasticospa, Adriano Marangon e Michela De Poli di MADE associati, Sarah Becchio e Paolo Borghino di StudioErrante Architetture, Michael Obrist di FELD72, Federico Mentil di Ceschia e Mentil architetti associati e Pietro Vincenzo Ambrosini, Alessandro Busana ed Enrico Lunelli per il collettivo Campomarzio.
Dopo una prima sessione plenaria, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi, ognuno dei quali si è concentrato su uno dei due casi studio. Le proposte progettuali sono state elaborate in tre giorni (11-12-13 maggio) e sono state presentate il 14 maggio durante l’incontro di restituzione a conclusione del workshop.