I viaggi in programma in Emilia e a Monaco di Baviera alla scoperta delle architetture contemporanee più significative

Emilia felix: l’architettura contemporanea della Motor Valley italiana

10-12 novembre 2017
Termine adesione: 29 settembre 2017
Quota: € 249 (20-35 partecipanti), € 229 (36-45 partecipanti)
3 CFP

L’architettura contemporanea sarà la lente con la quale si indagherà la vasta realtà emiliana, una regione che nel maggio 2012 è subito un forte sisma che ne ha compromesso buona parte del patrimonio architettonico, storico e produttivo. Da allora, con attente campagne di censimento dei danni e mirate politiche di definizione degli interventi, si è proceduto alla ricostruzione attraverso l’architettura dell’emergenza che si è concentrata, in primis, sugli edifici scolastici danneggiati e resi inagibili. Da qui una serie di nuove realizzazioni in cui a prefabbricazione e adeguamento antisismico si è affiancata particolare attenzione per la qualità architettonica con declinazione contemporanea.

Si inizierà da Bologna con la Fondazione Golinelli, progetto filantropico privato promosso dall’imprenditore Marino Golinelli e dedicato all’educazione, alla formazione e alla cultura che nel 2015 ha trovato casa nell’Opificio Golinelli, recupero a cura dello studio bolognese diverserighestudio; a questo si è aggiunto un nuovo polo della Fondazione, il Centro Arti e Scienze dello studio MCA – Mario Cucinella Architects. Sempre nell’area ex industriale delle Fonderie Sabiem si trova un altro interessante intervento di natura filantropica che sarà oggetto di visita: si tratta del MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, un centro polifunzionale ed espositivo su progetto dello studio romano LABICS inaugurato nel 2013.

Anche il mondo della pubblica amministrazione riserva interessanti interventi, come la Sede Unica degli uffici del Comune di Bologna realizzata nel 2008 da MCA – Mario Cucinella Architects, in cui i tre blocchi che compongono il complesso terziario sono sormontati e uniti da una tettoia con funzione di schermatura per una maggiore efficienza bioclimatica. Nel 2017 lo studio di Cucinella ha firmato anche un altro edificio pubblico: la Casa della Musica di Pieve di Cento (BO): qui nove piccoli ambienti circolari, ispirati agli strumenti musicali, ricavano sale prove per i musicisti e spazi di rappresentazione.

L’ultimo giorno di visita si concentrerà sulle architetture che sorgono a Maranello, cuore della Motor Valley italiana. Si inizierà con un tour panoramico sull’area Fabbrica Ferrari e sul’annesso circuito di Fiorano. La fabbrica, una vera e propria cittadella produttiva in cui luce e verde si integrano armoniosamente, si è aggiudicata il titolo di Best Place to Work in Europe nel 2007. Oltre al Museo Ferrari si farà visita ai numerosi edifici produttivi e di servizio firmati da grandi nomi dell’architettura internazionale: la galleria del vento realizzata da RPBW, gli edifici delle Lavorazioni Meccaniche Motori, il Padiglione Verniciatura e il Ristorante Aziendale a opera di Marco Visconti Architects, il Centro Sviluppo progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas e il Padiglione Nuove Linee di Montaggio di Jean Nouvel.

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Monaco di Baviera: densità urbana e architettura

Rimandato a data da destinarsi
Termine adesione: 20 febbraio 2017
Quota: € 735 (20-35 partecipanti), € 665 (36-45 partecipanti)
4 CFP

Principale centro della Baviera, estroversa e accogliente, Monaco vanta un’eccezionale densità di architetture recenti; qui infatti sono stati chiamati a intervenire alcuni dei principali maestri contemporanei – si pensi agli studi Coop Himmelb(l)au, Herzog&de Meuron, Foster+Partners e MVRDV -, le cui architetture si affiancano a quelle di architetti locali di notevole capacità progettuale.

Tra gli interventi oggetto di visita, sono numerosi gli edifici culturali: tra questi, la Galleria Civica Lenbachhaus, museo d’arte ottocentesca, moderna e contemporanea la cui struttura era stata originariamente commissionata dal pittore Franz von Lenbach come abitazione privata, per poi essere ampliata nel 2013 su progetto di Norman Foster. Sempre nel centro di Monaco si trovano le nuove sedi della Facoltà di cinema e del Museo di antichità egizie, progettate nel 2012 dall’architetto Peter Böhm, la Pinakothek der Moderne (Stephan Braunfels, 2002), il più grande museo d’arte moderna e contemporanea internazionale in Germania al cui interno trova posto una sezione interamente dedicata all’architettura e al design, e l’ampliamento del 2005 firmato da Coop Himmelb(l)au dell’Accademia delle Belle Arti, che si affianca all’edificio in stile neorinascimentale veneziano risalente al 1874.
È invece opera del duo Sauerbruch Hutton il Brandhorst Museum (2008), che all’interno della sua lunga manica ospita due collezioni d’arte private, una moderna e l’altra contemporanea.

Sempre su disegno dello studio Sauerbruch Hutton, è stata realizzata nel 2012 ADAC Headquarters, che con la sua pianta a stella irregolare restituisce un’immagine iconica all’associazione automobilistica.
Nella città non mancano altri interessanti esempi di architetture commerciali o per uffici, come il Münich Re Office (Baumschlager Eberle, 2001) e il BMW Welt: disegnato da Coop Himmelb(l)au e inaugurato nel 2007, il suo tetto conta ben 16.500 metri quadrati di superficie ed è sorretto da un’imponente struttura in acciaio a forma di doppio cono.
Commissionati dalla Siemens, sono invece il museo dedicato alla tecnologia e alla sostenibilità ambientale Siemens Forum (Richard Meier & Partners Architects, 1999) e la nuova sede Siemens Headquarters, conclusa nel 2016 su progetto di Henning Larsen e che grazie alla sua efficienza energetica ha ottenuto la certificazione Platinum U.S. LEED e Platinum DGNB.

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