Ospitata nella prestigiosa cornice delle OGR, la terza edizione del festival ha proposto 75 iniziative con 100 partner culturali.

Tra il 28 maggio al 1° giugno ha avuto luogo la terza edizione del festival Architettura in Città, che ha avuto la sua sede principale presso le Officine Grandi Riparazioni. Qui si sono svolte alcune delle oltre 75 iniziative tra conferenze, mostre, laboratori ed happening realizzati con oltre 100 istituzioni culturali, un’occasione per parlare di architettura con linguaggi diversi come arte, musica, fotografia, design, danza, letteratura e teatro.
Filo conduttore sono state le esplorazioni urbane, la riscoperta di luoghi sconosciuti o in disuso e l’indagine della città e dei suoi edifici attraverso nuove prospettive.

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Tra le iniziative

Il concetto di esplorazione urbana è stato affrontato a partire dalle azioni degli esponenti del movimento UrbEx, o Urban Exploration, una “sottocultura” i cui aderenti sono specialisti nella scenografica documentazione di luoghi abbandonati e di difficile accesso. La mostra Le Rovine Esposte. Urban Exploration (27 maggio – 23 giugno), curata da Enzo Biffi Gentili (MIAAO), ha dato spazio alle fotografie tratte dalla missione a Torino dell’urban explorer francese Christophe Dessaigne e all’installazione degli italiani Arianna Arcara e Luca Santese composta da foto trovate in edifici degradati a Detroit, spesso scattate dalla polizia.
A corollario di questa mostra, il 28 maggio si è tenuto l’incontro con gli artisti Il valore delle rovine; lo stesso giorno si è svolto l’appuntamento Ruinenwerk a cura di Musica 90, che ha proposto improvvisazioni musicali dell’artista della scena elettronica Davide Tomat, del chitarrista Paolo Spaccamonti e del percussionista Dario Bruna per le sonorità della videoperformance a cura di Carlotta Petracci.
Il 30 maggio la Fondazione e plug_in hanno presentato gli esiti del workshop in tema di smart city Architetture per la catastrofe, curato da Emanuele Piccardo e Anna Rita Emili, con una conferenza e la realizzazione del prototipo del modulo abitativo post sisma.
Tra le altre mostre proposte nella cornice del festival: Dal futurismo al futuro sostenibile (27 maggio – 1° giugno) promossa dallo studio Greengrass ha narrato 100 anni di creatività e industria, arte e impresa nell’ex triangolo industriale d’Italia (Torino, Genova, Milano), oggi impegnato nelle nuove sfide “smart city”; Identidad en la Diversidad. Architettura argentina (27 maggio – 23 giugno), organizzata dal Ministerio de Relaciones Exteriores y Culto – Gobierno de Buenos Aires.

© Jana Sebestova
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